Cappa della cucina: ecco come sceglierla

scegliere la cappa per la cucina

Scegliere la cappa della cucina ti sembra facile? Certo è che quando si scelgono gli elettrodomestici della cucina non si pensa più di tanto alla cappa. Ci si sofferma di solito sull’aspetto estetico, perché la cappa può essere per la cucina un elemento molto caratterizzante, ed è uno dei modi per darle personalità, come descritto nell’articolo “Una cucina fuori dagli schemi”.

Eppure la cappa giusta fa sì che la cucina rimanga un ambiente sempre confortevole, privo di umidità, di odori e di grassi che si attaccano ai pensili e si diffondono per la casa; per questo dotare la cucina di una cappa efficiente, consente anche di poter scegliere con tranquillità tra più soluzioni distributive – angoli cottura, cucine a vista, cucine a isola che si affacciano su living e salotti – e di venire incontro alle esigenze, sempre più frequenti, di utilizzare  in maniera flessibile e diversificata lo spazio cucina durante la giornata.

Dunque il consiglio, sia a provetti chef che si cimentano in ambienti semi-professionali (molto in voga), sia a quanti decidono di riservare all’arte del cucinare decisamente meno tempo e impegno, è di scegliere la cappa della cucina molto attentamente.

Come scegliere la cappa della cucina giusta?

Sia che si voglia dare alla cappa un ruolo caratterizzante, con forme e colori d’impatto, sia che la si voglia occultare all’interno del sistema dei pensili, la cappa va scelta  in base alle sue caratteristiche tecnologiche e funzionali prima di tutto.

 

Come scegliere la cappa della cucina in funzione della tecnologia

Si può optare tra due tipi di cappe in funzione del sistema tecnologico: cappe aspiranti e cappe filtranti a riciclo.

  1. Le cappe aspiranti, come si intuisce, aspirano l’aria e la espellono all’esterno della cucina tramite un apposito condotto. Evidentemente è necessario, quindi, che l’ambiente confini con l’esterno. Sono quelle maggiormente efficienti, da norma obbligatorie in caso di piani di cottura a gas e fortemente consigliabili per i piani di cottura ad induzione. La cottura ad induzione, infatti, specie se prolungata, genera una produzione di vapore “pesante” maggiore di quella prodotta da una cottura sui fornelli a gas, che quindi facilmente può depositarsi, per esempio, sui fianchi dei pensili.
  2. Le cappe filtranti a riciclo, invece, aspirano l’aria, la depurano tramite speciali filtri e la re-immettono nell’ambiente. Questo tipo di cappa necessita di un’accurata pulizia e manutenzione anche in funzione del tipo di filtro presente. I filtri in acciaio, che eliminano i grassi, vanno tenuti costantemente puliti (si possono smontare e in alcuni modelli lavare anche in lavastoviglie); quelli a carboni attivi, che eliminano gli odori, vanno periodicamente sostituiti; in alcuni casi si possono pulire e riutilizzare.

 

scegliere la cappa della cucina
Scegliere la cappa della cucina giusta è importante per estetica e funzionalità

 

In ogni caso è necessario calibrare la potenza di depurazione in funzione delle dimensioni dell’ambiente cucina. Per essere certi di eliminare odori, vapori e particelle inquinanti che si generano dalla cottura, la nostra cappa, alla massima velocità, deve avere la capacità di depurare in un’ora 10 volte il volume d’aria della cucina.

Semplice: scegliere la cappa per una cucina di 18 mq e alta 2,70 metri significa scegliere una cappa con  una potenza di aspirazione almeno di 486 metri cubi/ora, pari a 18×2,70×10. Almeno, perché questo valore va incrementato in base alle nostre abitudini culinarie. Consiglio a chi cucina tanto e predilige lunghe cotture, fritti e grigliate, di incrementare la portata d’aria della propria cappa almeno di un 20% rispetto al valore calcolato.

Ricordiamo inoltre che i vapori e gli odori che si generano in cucina non provengono solo dal piano di cottura, ma anche dal funzionamento di lavastoviglie e forno.

Altro dato da considerare, nelle cappe ad aspirazione, è la lunghezza, il diametro e il numero di curve del tubo di aspirazione che giunge al foro di estrazione, elementi che e vanno opportunamente dimensionati; quanto meglio verranno calcolati, minore sarà la portata necessaria.

Un altro fattore al quale fare attenzione quando si sceglie la cappa per la cucina è la sua rumorosità. Tutte le cappe funzionano grazie ai motori che forzano l’aspirazione dell’aria, i quali possono raggiungere valori di rumorosità decisamente fastidiosi. Il livello di rumore, che si misura in decibel (dB), può considerarsi sostenibile, consentendo la conversazione ad un volume della voce normale, se non supera i 50 dB. Facciamo attenzione, dunque, a questa informazione sicuramente riportata nella scheda tecnica del nostro apparecchio.

 

Soluzioni innovative per scegliere la cappa della cucina

In una cucina gli odori, i grassi e i vapori, che hanno temperature maggiori rispetto a quella dell’aria ambiente, si elevano dal piano cottura diffondendosi verso l’alto per poi ricadere e spesso drammaticamente posarsi sugli arredi (e sui capelli… sigh!) prima di essere captati dai sistemi filtranti e aspiranti posti a circa 1 metro e settanta di altezza, per questo scegliere la cappa per la cucina è di fondamentale importanza per il benessere casalingo!

Soluzioni innovative per la cappa consentono oggi di impedire anche questi flussi di aria, imprigionandoli alla stessa quota alla quale si generano grazie ad una aspirazione trasversale maggiore della velocità ascensionale dei vapori.

Parliamo degli innovativi sistemi filtranti incassati nel piano di cottura o estraibili. Queste cappe, che hanno evidentemente un funzionamento filtrante, consentono inoltre una grande libertà distributiva, perché liberano lo spazio sovrastante il piano di cottura, che in questo modo può ospitare, per esempio, un comodo e ampio forno a microonde pensile.

 

scegliere la cappa della cucina
La cappa della cucina può essere un elemento caratterizzante

Il posto giusto della cappa

Scegliere dove posizionare la cappa della cucina sembra ovvio: sopra il piano di cottura!

E’ così, infatti, ma ti consiglio di fare attenzione a queste piccole regole per ottenere la maggiore efficienza possibile della tua cappa.

L’interlocutore della cappa non è la sequenza dei pensili ma il piano cottura! La cappa dovrebbe avere una superficie aspirante maggiore di quella del piano di cottura (circa 10 cm per lato) e una profondità superiore a quella dei pensili. Se per esigenze  di spazio questo non è possibile, è opportuno scegliere una cappa di portata superiore.

A meno di particolari esigenze estetiche, l’ideale è fissare la quota dal pavimento del filo inferiore della cappa in funzione dell’altezza di chi usualmente cucina, affinchè non ne ostruisca il campo visivo, specie nel caso di piani di cottura di profondità maggiore di 60 cm. In ogni caso la distanza minima di sicurezza dal piano di cottura è di 65 cm, mentre la distanza massima, che consente di aspirare i fumi prima che si disperdano, è di 90 cm.

Spero che questo articolo ti sia stato utile per scegliere la cappa della cucina perfetta per te; se è così continua a seguirci anche su Fb mettendo il tuo like alla pagina di Arkigo!

 

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