Una cucina fuori dagli schemi, una cucina work in progress

Idee per la cucina: per una cucina work in progress!

Ho avuto modo di chiacchierare con la mia amica e collega Adriana Bianchini riguardo alla cucina, a come si è evoluta l’idea della cucina componibile ed il modo di vivere questo ambiente nel tempo, e di quali tappe importanti sono state toccate per arrivare alla cucina contemporanea. Ne è venuto fuori questo articolo di Adriana, che ringrazio di cuore per il suo contributo.

“Lo schema classico dell’ambiente cucina pare fondato su un pilastro inamovibile: il modulo componibile.

La cucina componibile nasce nel 1925, nell’ambito degli studi funzionalisti condotti per l’organizzazione dell’alloggio minimo, dall’intuizione dell’architetta viennese Margarete Schütte-Lihotzky, ahimè sconosciuta ai più, alla quale si deve l’attuale modello organizzativo degli spazi di lavoro dell’ambiente cucina –  rivoluzionario per i tempi – diventato famoso come la cucina di Francoforte. Continuità dei piani di appoggio, modularità degli elementi, disposizione studiata secondo i primi studi di ergonomia sono i fondamenti di questa rivoluzione funzionalista che ha cambiato radicalmente e per sempre il modo di lavorare e vivere in cucina.

 

soluzioni cucina
Di 8linden Frankfurter Küche, Christos Vittoratos – Opera propria, CC BY-SA 3.0, 

 

In Italia la prima cucina componibile, la E5, fu prodotta nel 1966 dalla Elam su progetto di Marco Zanuso.

Oggi le cucine possono essere composte da moduli di molte misure, che producono un effetto di ordine ed uniformità sapientemente ritmata. L’incasso degli elettrodomestici e del lavello è praticamente obbligatorio.

Ma, sempre grati all’architetto Schütte-Lihotzsky, se volessimo cimentarci nell’allestimento di una cucina fuori dagli schemi, senza rinunciare alla funzionalità, per ambienti (e persone) informali e di forte personalità?

Provo ora a darti qualche dritta, descrivendo una per una le possibili soluzioni per una cucina originale e molto personalizzata.

 

Idee per la cucina: combinare…osare

La logica è quella di combinare, con ordine e armonia, elementi diversi destinati a funzioni diverse, quindi in realtà è necessario osare con un pizzico di coraggio.

Ogni cucina ben progettata, e quindi funzionale, è idealmente suddivisa in parti: cottura e lavaggio, preparazione delle pietanze, conservazione dei cibi (frigo e dispensa), contenitori per pentole, utensili, piatti e bicchieri, tavolo o piano di appoggio per pranzare o fare colazione. La distribuzione spaziale di queste parti risponde a principi di ergonomia che agevolano il lavoro e rendono, alla fine, semplicemente comodo cucinare e piacevole stare in cucina. Perché non dare ad ognuna di queste parti una propria impronta, rifuggendo dalla logica del tutto nascosto tutto uguale?

 

Idee per la cucina: il ritorno alla libera installazione

La libera installazione degli elementi tecnologici (gran parte di una cucina è fatta di elettrodomestici) consente una grande flessibilità e offre molte possibilità di caratterizzare l’ambiente.

Il frigo, il forno, il piano cottura, i sistemi di aspirazione, i lavelli, liberati dall’incastro del componibile e dell’incasso, diventano presenze fortemente distintive del contesto, per colore e forma. Anche un ambiente di piccole dimensioni può ospitare una grande cucina semiprofessionale, rivelando magari una speciale passione del proprietario. Il frigo può avere forme e dimensioni calibrate sulle specifiche esigenze e disponibilità di spazio, diventando un punto percettivo focale.

Alternativamente si può optare per un blocco di lavoro (cottura-lavaggio) dalla forte impronta tecnologica, altamente funzionale e duraturo. Si può pensarlo come un elemento a sé stante, che anche visivamente ne esprima la funzione, non necessariamente conforme al resto dell’arredo.

Non è trascurabile, inoltre, la possibilità di spostare agevolmente gli elementi per la pulizia e la manutenzione senza dover ricorrere a impegnative operazioni di smontaggio.

I lavelli in ceramica bianca a vista conferiscono un tono di luminosità e brillantezza, oltre ad essere ampi e di facile pulizia. Evocano il richiamo alle vecchie grandi cucine di una volta, anche se corredati da un moderno e sofisticato sistema di rubinetteria.

 

Idee per la cucina: ogni cosa al suo posto… a vista!

Le cucine componibili costringono spesso ad effettuare una serie di movimenti apro/chiudo finalizzati essenzialmente a nascondere ciò che gli elementi contengono.

Quante volte al giorno apriamo l’anta di una base per accedere ad un estraibile, o un cassettone che a sua volta ci consente di aprire un cassetto? Una soluzione di arredo più disinvolta, improntata alla praticità, ci consente di utilizzare una semplice scaffalatura o un sistema di mensole a vista collocate nel posto più comodo, per riporre ingombranti pentole o piccoli elettrodomestici, immediatamente accessibili, magari scegliendo materiali e arredi di recupero provenienti da altri ambienti, che possono convivere tranquillamente con il carattere fortemente tecnologico degli elettrodomestici in acciaio. Ugualmente interessante l’uso di armadi, dispense, cassettiere e madie per riporre alimenti, posateria e tovagliati. E perché non pensare ad una classica vecchia piattaia per i piatti e bicchieri di ogni giorno? E chi l’ha detto che la stessa comoda libreria che abbiamo in soggiorno non possa svolgere egregiamente, in cucina, la funzione di appoggio per i barattoli in vetro che contengono pasta e legumi?

 

Idee per la cucina: i piani di lavoro

I piani di lavoro possono essere costituiti da ripiani di varia profondità, con finiture diverse in base alla funzione, sostenuti da scaffalature in ferro o in legno, utili per riporre gli utensili di uso più frequente. Possono ospitare cesti e scatoli, che agevolmente sostituiscono i classici cassettoni, in modo forse più pratico e sicuramente più economico.

 

Idee per la cucina: il tavolo

Forse l’elemento più flessibile che possiamo scegliere per una cucina diversa.

Se inteso come piano di lavoro, avrà altezza adeguata, maggiore di quella di un normale tavolo, e provvista di sgabelli; ma potrà essere anche un vecchio tavolo con piano in marmo, tondo o rettangolare, o un pezzo di vero design, inserito con falsa noncuranza tra elementi di recupero.

 

Idee per la cucina

Idee per la cucina: l‘illuminazione

Ferme restando tutte le buone regole che governano l’illuminazione di un luogo di lavoro dove il confort visivo deve essere assolutamente garantito, elementi di particolare pregio o carattere possono essere valorizzati attraverso un’illuminazione dedicata, conferendo all’ambiente un piacevole effetto anche scenografico. Anche in questo caso si può optare per fasci di luce o per apparecchi illuminanti a vista, che contribuiscono a conferire identità e carattere all’ambiente.

 

L’effetto finale con soluzioni per la cucina personalizzate

Se l’effetto finale è quello di un ambiente caldo, improntato ad un piacevole e armonioso disordine e non al caos, dove tutto sembra stare da sempre al posto giusto, il progetto di una cucina fuori dagli schemi è riuscito. In realtà questo risultato richiede molta attenzione e studio nella scelta dei materiali, degli elementi diversi, dei colori e delle finiture.

Ma, una volta fatta la scelta di campo, una cucina fuori dagli schemi cambia volto con facilità, perché è caratterizzata più che dai contenitori, da ciò che è contenuto. Per questo il progetto non può definirsi mai finito e definitivo.

Chi rifugge dal minimalismo rigoroso, sofisticato e un po’ ingessato potrà divertirsi a rinnovare ogni giorno il volto della propria cucina, che sarà lo specchio della forte personalità di chi la abita.”

 

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