Pavimenti in graniglia: un materiale relativamente moderno, con poco più di un secolo di vita alle spalle. Nonostante sia così giovane ha già vissuto fasi di fortuna e sfortuna alterne, ma sembra proprio che sia nuovamente sulla cresta dell’onda (complici anche le migliori metodologie di produzione e finitura sviluppate di recente).
Noi di Arkigo siamo pronti a scommettere che questo successo durerà. E poi la granigia ci piace: colorata e bellissima, è un vero esempio di economia circolare ante litteram.
Se vuoi sapere perché, ti basterà seguirci in questo breve articolo, ti illustrerò:
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Graniglia antica in marmo: le origini
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Pavimenti in graniglia moderni
- Il recupero dei pavimenti in graniglia
Graniglia antica di marmo: le origini
La graniglia nasce nell’Ottocento, in contemporanea col cemento. Qualcuno ha l’idea di recuperare le tantissime schegge che si creano durante la lavorazione del marmo e di altre pietre dure e di legarle insieme con questo materiale nuovissimo ed eccezionalmente robusto. In un certo senso, la graniglia è figlia del riciclo creativo.
Il classico aspetto variegato, con puntini chiari e scuri che si diffondono più o meno in modo uniforme lungo tutta la sua superficie, deriva proprio dall’impasto delle schegge o della polvere di marmo.
In origine i pavimenti in graniglia venivano realizzati in opera, e questa miscela di polvere di marmo, schegge e legante era posato e battuto, per poi essere levigato e lucidato. L’effetto era davvero incantevole: l’intera stanza aveva un pavimento unico percorso da greche ed elementi decorativi.
Questa tecnica è poi stata affinata ed adeguata alla produzione in serie e così il procedimento è stato utilizzato per produrre piastrelle.

Da qui derivano i nomi classici delle mattonelle in graniglia: “cementine”, “marmetta” o “marmettone”, a seconda della dimensione. Già dei primi del Novecento sono le Marche a trainare la produzione di questo materiale innovativo.
Si tratta quindi di un materiale povero e in un certo senso artificiale. Ma è proprio questa la sua forza: scegliendo i materiali di origine, lavorandoli con procedimenti di sbiancaggio o colorazione, intervenendo sulle mescole utilizzate, ecco che si possono ottenere una grande varietà di effetti visivi.
Una tavolozza di colori pressoché infinita che ha decretato, nel XX secolo, l’ingresso della graniglia anche nelle case nobili: gli architetti avevano a disposizione un materiale formidabile per creare elementi decorativi, pavimenti intarsiati e coloratissimi, rivestimenti ed opere di finitura quali soglie e addirittura portali.
Come una Cenerentola, la graniglia è entrata nello scorso secolo povera a causa della origine da materiali di scarto, ma ha conquistato i palazzi grazie alla sua bellezza e la sua versatilità.
E poi, negli anni ’60 e ’70 la favola è diventata democratica. Il boom dell’edilizia l’ha portata nelle case di tantissimi italiani, facendone quasi l’impronta di un’epoca – l’epoca in cui il benessere e i vecchi simboli della ricchezza diventavano accessibili a tutti, o quasi. Ecco proliferare mosaici, scacchiere, prospettive geometriche soprattutto sui pavimenti. In graniglia, ovviamente.

Poi si sa come vanno queste cose: la moda macina le proprie vittime implacabilmente. La graniglia, complice anche una manutenzione non proprio semplicissima, ha lasciato il passo a nuovi materiali.
Finché, da un ventennio circa, è tornata a vivere una nuova stagione di grande successo.Le mattonelle di graniglia decorate sono anche dette “cementine”, ed esistono aziende che ancora oggi utilizzano un processo produttivo artigianale.
Come avviene ancora oggi la produzione artigianale di piastrelle in graniglia
Pavimenti in graniglia moderni
Oggi la graniglia è riproposta in molti ambienti, a partire da bagni e cucine, sia per i rivestimenti che per i pavimenti.
E non è solo questione di senso estetico: è anche praticità.
Sono molti a cedere al fascino di questo suggestivo materiale: quando ci si accinge a scegliere i pavimenti, la graniglia viene presa in grande considerazione, soprattutto per ristrutturazioni di case otto-novecentesche ma si sposa bene anche in ambienti più moderni.
Le nuove produzioni di piastrelle in graniglia sono state ottimizzate ed il prodotto finale è veramente eccellente.
Sì, perché, a circa un secolo di distanza dalla sua introduzione, la graniglia è stata perfezionata e i suoi difetti ormai non sono più un problema. Esistono trattamenti con prodotti antiassorbenti che la rendono resistente alle macchie, le mattonelle sono disponibili con finitura lucida (mentre fino a non molto tempo fa doveva essere lucidata dopo la messa in posa, allungando i lavori), ed è facilmente reperibile.
In caso di ristrutturazione di edifici di pregio, magari dei primi del ‘900, ricorrere alla graniglia è praticamente una via obbligata: serve a rispettare lo stile originale e l’anima di quei luoghi.
Ma è nelle case moderne che oggi questo materiale può dare il meglio di sé. Un pavimento in graniglia è robusto, non troppo costo, vivace. Può essere scelto con finiture molto diverse, più o meno lucide.
Il suo punto di forza sono però abbinamenti e decorazioni: si possono creare effetti di colore molto particolari, con la certezza però che l’inconfondibile texture del materiale farà sì che l’abbinamento non risulti mai troppo azzardato.
Il recupero dei pavimenti in graniglia
I pavimenti in graniglia spopolavano, quindi, negli anni ’60 e ’70. Proprio la sua presenza in molte vecchie case pone spesso il problema del suo recupero, ma anche in questo caso noto che l’atteggiamento dei proprietari sta cambiando.

Prima, spesso chi doveva ristrutturare optava per una sostituzione del pavimento rovinato.
Oggi, invece, sempre più spesso si sceglie il recupero: una scelta che non potrebbe trovarci più d’accordo e che unisce ecologia e risparmio. E poi, così si valorizza un tipo di pavimento che è tornato di gran moda!
Di solito basta una buona levigatura, accompagnata da ritocchi con malte colorate che si intonino al proprio pavimento. Se è il tipo di intervento che ti serve, potrai trovare ditte specializzate che ti faranno ottenere risultati eccellenti.
Oppure, potresti contattarci per una consulenza prima di decidere come intervenire e chiedere i preventivi alle ditte. Siamo a tua disposizione, e la nostra prima consulenza è gratuita: scopri tutto sui consigli dell’architetto online di Arkigo.
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