Parquet in bagno: non si può usare? FALSO! Ecco perchè.

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In quest’articolo ti mostrerò come è possibile posare il parquet in bagno e risponderò alle domande che si pone chi decide di posare il parquet in casa raccontandoti qual è il più grande errore che si possa fare!

 

Chi non ha mai sognato di avere il parquet in tutta la casa, di poter camminare scalzo in tutte le stagioni e sentire sotto i piedi le venature del parquet ed il calore rassicurante del legno?

 

Non ci crederai, ma la stragrande maggioranza delle persone, pur desiderando il parquet in tutta la casa, rinuncia a questo sogno e finisce per scegliere un pavimento diverso.

 

Il motivo?

 

Lo puoi ben immaginare!

Chi ama il parquet, per dare continuità all’ambiente, vorrebbe posarlo in tutte le stanze di casa, ma spesso si scontra con il timore che questo materiale sia troppo delicato e poco adatto come ambienti come il bagni e la cucina.

Allora comincia a farsi mille domande:

  • Se la lavatrice decide di rompersi in mia assenza, ed il bagno si allaga, che cosa succede al parquet?
  • Esisteranno dei tipi di parquet che possono essere usati anche in bagno?
  • Sarà sufficiente trattare il parquet in bagno con prodotti specifici?

Infiniti dubbi, insieme alle opinioni contrastanti che si sentono in giro, sono complici dell’errore più grande di sempre:

 

rinunciare completamente al parquet!  🙁

 

Tutto questo succede perché la maggior parte delle persone non sa che esistono soluzioni ed accorgimenti che rendono questo sogno realizzabile!

Incredibile, vero?

Ma pensaci un attimo, ti sei mai chiesto com’è possibile che esistano case completamente fabbricate in legno? E le barche, allora?

 

Innanzitutto bisogna fare chiarezza sulla diffusa convinzione che il legno non possa stare a contatto con l’acqua: il legno trattato adeguatamente, infatti, garantisce l’impermeabilità!

 

Quindi, ti chiederai: “se il mio bagno si allaga e l’acqua resta lì per un paio d’ore posso stare tranquillo?”.

 

Naturalmente il lasso di tempo in cui il pavimento rimane coperto dall’acqua incide su eventuali danni permanenti, ma generalmente poche ore non sono un problema!

 

Quindi, la risposta è Si, ma solo se sono stati seguiti tutti i vari accorgimenti!

 

Bando alle ciance, vediamo quali sono!

 

I fattori decisivi per far sì che il parquet in bagno non si rovini troppo presto, sono sicuramente:

  1. La scelta ideale del materiale per il parquet in bagno
  2. La qualità del trattamento idrorepellente
  3. La tipologia di posa adatta al parquet in bagno
  4. La competenza dei posatori

 

1.    La scelta ideale del materiale per il parquet in bagno

Riguardo al tipo di essenza è utile scegliere legni più resistenti all’umidità che potrebbe crearsi all’interno del bagno, come ad esempio l’Iroko, il Doussiè, il Merbau e il Teak, che sono legni molto duri e compatti.

Oltre che per l’essenza del legno i parquet differiscono per tipologia di fattura: raccogliendoli nelle due grosse categorie, le più diffuse, i parquet si possono distinguere in:

  • parquet in legno massello: ovvero listelli formati in tutto il loro spessore solo da legno nobile ed intagliati da un unico blocco di legno spesso fino a 22 mm. Questi listelli vengono rifiniti in opera, dopo la posa, con lavorazioni di levigatura, verniciatura e lucidatura o oleatura.
  • Il parquet laminato è l’alternativa a basso costo al parquet. Ha un supporto in fibre e colla ed una pellicola sottile stampata che riproduce le essenze del legno.

Due le principali tipologie di parquet laminato:

  • Laminato HPL (High Pressure Laminated): garantisce buona compattezza e resistenza ad urti ed usura poiché è formato da una sovrapposizione di carte impregnate e compattate ad alta temperatura tramite pressatura.

  • Laminato DPL (Direct Pressure Laminated), è più economico ma anche meno resistente. Lo spessore medio è di 7/8 mm. Per la sua composizione, il laminato è resistente all’abrasione, alla luce ed al calore, è duraturo e mantiene finitura e colore inalterati. Facile da posare (con posa flottante ad incastro), richiede scarsa manutenzione. Indeformabile all’umidità, è adatto per bagni e cucine.

  • parquet prefinito: ha solo lo strato superficiale in legno nobile, il cui spessore varia dai 3.0 ai 4.0 mm, incollato su un supporto di legno povero o in multistrato, che ne determina sia la stabilità del legno sia la differenza di prezzo. Viene prodotto con tecnologie che lo rendono molto impermeabile e resistente: i listoni vengono essiccati e poi compressi per aumentarne le caratteristiche di compattezza e resistenza; segue poi la levigatura, impermeabilizzazione e verniciatura. I listoni in parquet prefinito sono quindi pronti direttamente per la posa, senza necessità di lavorazioni ulteriori.

 

I supporti in vero legno dei listelli prefiniti in vero legno possono essere in:

  • Betulla: garantisce migliore stabilità poiché montato a “strati sovrapposti” così da avere ottime prestazioni meccaniche. Ha un costo piuttosto alto e viene usato da case produttrici di eccellenza.
  • Abete e Pioppo: i tipi di supporto più diffusi per i parquet stratificati perché garantiscono una buona stabilità e possono essere montati anche su riscaldamento a pavimento a temperatura controllata.
  • Frassino e Pino: hanno costi molto contenuti e sono utilizzati per parquet di tipo economico.

I supporti possono essere anche in derivati del legno come MDF o HDF, ma sono soprattutto utilizzati per i pavimenti in legno laminato impiegati essenzialmente per le attività commerciali dove sussiste un elevato livello di usura da calpestio.
Gli spessori del parquet prefinito variano dai 7 ai 14/15 millimetri (mm. 4 di strato nobile) e i listoni raggiungono lunghezze da 180 a 220 cm. e larghezze da 18 a 20 cm.
Lo spessore invece del parquet tradizionale può andare da 10 mm. a 22 mm, mentre le lunghezze possono essere comprese tra 220 mm e 2000 mm.

 

2.    La qualità del trattamento idrorepellente

Riguardo agli specifici trattamenti per il parquet in bagno, possono essere usate vernici impregnanti trasparenti che proteggono la superficie del legno. Queste vernici, oltre a creare una pellicola protettiva, penetrano tra le fibre del legno turandone i pori e favorendo l’impermeabilizzazione. Le vernici impregnanti speciali, infatti, a seconda del tipo, garantiscono protezione da acqua, i funghi e batteri.

 

3.    La tipologia di posa adatta al parquet in bagno

Da preferire per il parquet in bagno è la posa incollata a discapito della posa flottante. La sigillatura perfettamente eseguita, sia tra i listelli che nel bordo perimetrale, infatti, mette al riparo da rischi di distacchi tra i listelli e da o altri danni. Naturalmente il lasso di tempo in cui il pavimento rimane coperto dall’acqua incide su eventuali danni permanenti. Normalmente fino a due ore, per pavimenti adeguatamente trattati, non si corrono rischi.

 

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Il parquet ideale da posare in bagno è il parquet prefinito

 

4.    L’esperienza dei posatori

L’esperienza dei posatori è senz’altro un altro elemento indispensabile per la garanzia di una buona riuscita del parquet in bagno. Come ti ho spiegato prima il metodo scelto per la posa, ed anche la perizia con la quale viene effettuata, sono fondamentali affinché non ci si penta di aver scelto di posare il parquet in bagno!

 

Ricapitolando, se vuoi posare il parquet in bagno, ti consiglio di:

  • Affidarti ad un posatore esperto
  • Scegliere un prefinito anziché un parquet tradizionale da finire in opera
  • Scegliere un’essenza molto resistente come il Teak o l’Iroko
  • Evitare la posa flottante e preferire la posa mediante incollaggio

 

Hai altre domande sul parquet in bagno? Lascia un commento e noi di Arkigo ti risponderemo al più presto!

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