Qualche giorno fa ho assistito al vernissage dell’ultima mostra dell’artista Teri Volini “Percorsi d’arte in bilocazione” che durerà fino al 23 di giugno alla Pinacoteca e al Museo Provinciale di Potenza.
L’attendevo con impazienza e grande curiosità: sapevo che mi avrebbe emozionato, proprio come quando l’ho conosciuta di persona solo pochi giorni prima e quando ho visto le sue prime opere diversi anni fa.
Così ho deciso di intervistare per Arkigo l’artista biofila, come lei ama definirsi, Teri Volini.
D. – Grande entusiasmo e grande apprezzamento per le tue opere pittoriche, che rappresentano ormai uno status symbol.
Avere un Volini in casa significa prestigio, ma non solo: i soggetti e la scelta dei colori hanno una fortissima capacità di “riempire” lo spazio, di connotarlo fortemente dandogli carattere.
È stata questa consapevolezza ad ispirare la tua produzione di complementi d’arredo in Art&Design e le Picto-sculture policrome retro-illuminate?
T. – L’impulso originario è venuto dai reiterati inviti dei miei più tenaci estimatori “pittorici” a ridare più tempo e rinnovato vigore ai dipinti, avendo alcuni di essi vissuto con rammarico il maggior spazio da me dedicato alle opere performative in difesa della natura e all’impegno sociale.
Ho voluto inoltre soddisfare anche le richieste dei tanti ammiratori della mia arte, che desideravano portare nella loro abitazione o nel luogo di lavoro o donare ad amici / amiche, per un’occasione particolare, la bellezza e la vivace espressività dei miei colori, con una spesa accessibile.
Sono nati così i complementi d’ arredo, che riassumono egregiamente tali esigenze.
I più vicini alla produzione pittorica sono i Quadri luminosi.

D. – La tua produzione di complementi d’arredo in “Art&Design di Teri Volini” è la trasposizione dell’arte in un artigianato artistico. Come avviene la produzione?
T. – I primi complementi d’arredo a base artistica sono state le strutture policrome retro – illuminate: “semplici” pannelli di grande effetto visivo.
Utilizzabili negli ambienti in funzione di interpareti e persino in orizzontale, sospesi a soffitto con sistemi di tiraggio invisibili, o – se di una certa dimensione – sostenuti da una cornice adeguata e retro illuminati per contro-soffittature retro illuminate, per rendere unici e stupefacenti i nostri luoghi abitativi o di lavoro.
L’effetto in una sala o anche in camera da letto è sorprendente…
Non c’è limite alla fantasia: è possibile – anche su suggerimento di valenti architetti o arredatori amanti del bello e dell’inedito – creare delle stupende porte scorrevoli per armadi o cabine armadio, che, grazie alla retro-illuminazione – a risparmio energetico- darebbero all’ambiente, anche di notte, un’aura di grande suggestione.
D’altro canto, gli stessi pannelli – o diversamente tagliati, come le Gocce di luce, vere “cellule di colore”, sospesi a finestra, filtrerebbero l’eccessiva luce, creando l’effetto vetrata delle stupende cattedrali gotiche. Possono anche essere sagomati per impreziosire differenti situazioni arredative.
In tutti i casi, tali sorprendenti strutture sono caratterizzate dal loro stretto connubio con le mie opere pittoriche, la cui peculiarità cellulare di “costruzione” delle immagini viene messa in risalto insieme alla forza del colore e alla suggestione dei soggetti, che vengono riprodotti – con raffinate tecniche e ad altissima definizione – su una speciale pellicola; segue l’attenta applicazione sulle lastre opalescenti della forma e misura prescelta. Per le immagini la scelta è ampia e personalizzabile.

D. – I tuoi soggetti ricordano atmosfere di sogno e di magia: mi viene in mente Chagall per le atmosfere surreali oniriche ma con un uso dei colori quasi espressionista. E’ un paragone appropriato secondo te?
T. – Nessun artista può fare a meno di nutrirsi della bellezza creata dai grandi maestri del passato, salvo poi allontanarsene e trovare un proprio stile espressivo.
Di Chagall condivido il fascino delle visioni oniriche, ricordando come tutto abbia avuto origine dallo svelamento di quel mondo segreto: addirittura, in una mia pubblicazione,” L’Arte come esperienza fondamentale” ho ricordato che
“tutto cominciò con i sogni. Sgorgavano dall’inconscio, sorprendendomi ogni notte. Stupendamente colorati, sontuosi, vivi. Al risveglio, mi lasciavano immersa in un rammaricato stupore, temperato solo da un senso di luminosa gioia. Chiedevano espressione, ed io li ho accontentati”.
Ovviamente, riferendoci alla trasposizione sulla tela di mondi molto intimi, essi vengono scoperti da chi guarda – e a volte dalla stessa artista! – man mano che si fa conoscenza col quadro che li porta con sé, rimanendo accuratamente celati ad osservatori superficiali o frettolosi. Direi che i miei dipinti sono alquanto “esigenti”, ma in cambio offrono significative scoperte.

D. – I colori invece rimandano ai vetri cattedrale: questo è enfatizzato nelle opere retroilluminate come i TaVolini in fiore e i quadri retroilluminati.
A quale tipo di casa e di ambiente pensavi quando le hai ideate? Parlacene…
T. – Tutte le mie creazioni, sia i dipinti che le recenti strutture, sembrano avere una speciale caratteristica, “parlano” con chi le osserva.
Tale immediata comunicazione è stata da autorevoli critici attribuita al fatto che sono non delle opere fatte meccanicamente, ma risultato della risposta dell’artista a una Fonte ispirativa generosa quanto severa, che richiede interamente la mente e il cuore, oltre alla originale tecnica che mi viene riconosciuta.
Per questa ottima ragione, oltre che per il loro effetto estetico, esse sono proponibili in ambienti raffinati, anche rigorosi se vogliamo, e con effetto paradossalmente ancor più spettacolare se tecnologici e moderni.
Negli ambienti più classici, invece, verranno accolti in perfetta armonia, determinando essi stessi le cromie arredative e creando una maggiore attinenza con cornici adatte.
D. – Un’altra tua creazione è Arco RelaxArte©, un elegante elemento d’arredo, ma con una funzione un po’ speciale. Ce la racconti?
T. – A volte anche soffrire per un mal di schiena può essere di stimolo alla creatività.
L’Arco RelaxArte©, è nato per rispondere a una doppia esigenza, estetica e funzionale. Si tratta infatti di una scultura ri-armonizzante, essendo un elegante elemento d’arredo ma al contempo uno strumento funzionale al riequilibrio del corpo fisico.
Ho disegnato e realizzato un oggetto di design dalla linea elegante e sintetica, pensato per offrire benessere, e che permette di godere della bellezza propria di un’opera d’arte mentre il corpo fisico si rilassa e ritrova il suo equilibrio.
A partire da una struttura comune semi-circolare in metallo che costituisce la base dell’opera, sono stati creati vari modelli che si differenziano l’uno dall’altro per le caratteristiche ornamentali che vengono a definire ciascun modello e a renderlo particolare per:
– Impatto estetico, essendo una scultura originale, da ammirare per la purezza e semplicità del suo design e per la creatività dei dettagli – diversi in ciascun modello – che li rendono dei pezzi unici, pur avendo in comune la struttura di base, la forma arcuata e il materiali …
– Funzionalità, essendo utilizzabile con estrema facilità per tendere, riposizionare e rilassare la muscolatura e l’ossatura del corpo fisico ed in particolare la spina dorsale, le vertebre e tutte le fasce muscolari stressate da prolungate posizioni erette/o sedute durante una lunga giornata di lavoro e/o da posture errate.

D. – Sappiamo che nel tuo lavoro riponi grande attenzione al rispetto per l’ambiente: quali sono i materiali e le tecnologie a cui ricorri?
T. – Per rispondere mi rifaccio, completandola, alla precedente descrizione, citando nuovamente l’Arco RelaxArte© come esempio di Naturalezza, per la cura nella scelta dei materiali di base e l’attenzione nella realizzazione dei rivestimenti e delle rifiniture, tutte eseguite manualmente.
Su una base in metallo, sono utilizzate stoffe, pelliccia ecologica, legno, cristalli, fili, vernici ad acqua, colle ecologiche, etc.
Per quanto riguarda le già citate strutture retro illuminate e i quadri luminosi, pur usando materiali “moderni”, come il metacrilato, è stata posta grande cura nel “miscelarli”con il legno e nello scegliere lampadine a basso consumo o led, per dare una mano all’ambiente … e a noi.
Mi fa piacere ricordare tra le creazioni più “poetiche” in Art & Design, anche l’etereo Scaffale – libellula: nel caso presente, uno spazio minimo ed inutilizzato come il vano di accesso secondario di una moderna veranda in appartamento, è diventato un espositore trasparente per cose belle; piccoli oggetti, collezioni di minuscole bottiglie di profumo; un antico manoscritto tibetano, candele/ninfea, porta-incensi e statuine in argilla, pietra o carta sembrano in sospensione, quasi galleggianti nella luce.
Realizzata con un progetto su misura, tutto giocato su incastri, la “fragilità” delle sottili lastre in plexiglass trasparente è stata compensata da un sostegno del tutto inusuale: un porta-cd in acciaio brunito, utilizzato come spina dorsale dell’eterea struttura …
In altri casi, con altre dimensioni e forme, i sostegni possono essere in legno o altri materiali.
D.– Ma veniamo alla tua mostra definita “Percorsi d’arte in bi-locazione di Teri Volini“.
Io l’ho vissuta come una esperienza emozionale positiva e molto complessa. Quali sono i messaggi che hai voluto trasmetterci con le opere del Museo, diverse da quelle esposte in Pinacoteca?
T. –La doppia mostra Percorsi d’arte in bilocazione è in definitiva l’immagine riflessa del mio stesso percorso di evoluzione personale in connessione con l’arte.
Da esso traspare con chiarezza come l’adesione totale a un’appassionata ispirazione ideale sia in grado di comunicare efficacemente, anche con linguaggi apparentemente molto “diversi”, l’intento più profondo e autentico dell’artista e i valori in cui crede.
A cominciare dalla celebrazione della pura bellezza nei dipinti, fino ai successivi linguaggi, una linea unica qualifica la mia opera: onorare la Terra, la sua bellezza e prodigalità; implicitamente apprezzare il valore della vita, amare la Natura e diffondere l’improrogabilità del rispetto che le dobbiamo.
Le opere esposte in pinacoteca sono una trentina, olï e tecnica mista su carta intelata, e, salvo La Montagna Stregata, di cui non ho qui opere disponibili, esse rappresentano i principali Cicli pittorici: I Giardini di Mare e di Terra; Nata sotto il Segno dei Pesci; Il Ritmo del Nardo e della Stella; Il Colore delle Donne; Il Risveglio della Dea; La Danza della Corda.
Fra le opere in esposizione: La Danza della corda, La Grotta sottomarina, Il Prato in fondo al mare, Twin Goddess, I Giardini di mare, I Giardini di terra, Il Respiro dell’universo, Il Risveglio della Dea, E Mizàr si sdoppia …
In Pinacoteca, ai dipinti s’accompagnano le strutture policrome retroilluminate: picto-sculture, stele e quadri luminosi.
D. – Che cosa hai in serbo per il prossimo futuro? Ci vuoi dare un’anticipazione?
T. – In questo momento sono – insieme agli eroici collaboratori e collaboratrici – quasi sopraffatta dall’immane lavoro richiesto dall’Impresa in corso: ricordo a chi legge che si tratta di una mostra doppia, I Percorsi di una vita dedicata all’arte – Teri Volini, in Pinacoteca e nel Museo archeologico, con l’esposizione di oltre cento opere, e nell’ambito della quale presentiamo anche tre impegnativi eventi:
Il Convegno: L’artista di fronte alla natura, mercoledì 24 maggio – con la partecipazione dell’Associazione Beata Maria Cristina di Savoia, sezione di Potenza.
La presentazione della raccolta poetica di Teri Volini “UNIVERSI” – mercoledì 14 giugno – con la partecipazione dell’Associazione Letti di Sera.
Il Convegno di Toponomastica Femminile: Premesse all’intitolazione di una strada cittadina a Marija Gimbutas – mercoledì 21 giugno – con la partecipazione del Sindaco di Potenza e della Consigliera Regionale di Parità della Basilicata.
… il tutto costellato dalle visite guidate alla mostra stessa, in cui desidero coinvolgere anche le più giovani generazioni, i bambini e i ragazzi delle scuole, su prenotazione.
Sono stata invitata a presentare la mostra Percorsi al Museo di Metaponto, mentre è in atto la preparazione un’esposizione a Castelmezzano a fine luglio, insieme alla responsabilità della direzione artistica della manifestazione “Sulle vie del Pietrafesa” a Satriano di Lucania, ai primi di Agosto ed altro ancora …
Vorrei curare sistematicamente – dato che aspettano scalpitanti da diverso tempo il loro momento – la presentazione delle mie raccolte poetiche “UNIVERSI” e “AMANDA, cronologia della passione” e possibilmente la diffusione delle mie creazioni in Art&Design…
Ringrazio le gentili amiche di Arkigo ed invio cordiali saluti ai lettori e alle lettrici del blog
Teri Volini, artista biofila.
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