Requisiti minimi per l’abitabilità: Carlo Pagliai intervistato ad Arkigo

Requisiti minimi per l’abitabilità: facendo piccoli lavori in casa si può correre il rischio di fare modifiche che pregiudicano i presupposti per il rilascio del certificato di agibilità.

Ovviamente questo può capitare in modo del tutto involontario, soprattutto se si fanno piccoli lavori in economia e senza la consulenza di un professionista.

Invece è sempre bene avere le idee chiare su quello che si può fare e quello che non si può fare.

Noi di Arkigo ci rivolgiamo all’esperto di diritto urbanistico ed edilizia privata, l’ingegnere Carlo Pagliai, riferimento per i professionisti del settore con il suo prezioso Canale YouTube  ed il seguitissimo Blog studiotecnicopagliai.it.

Riporto, sotto il video, il testo dell’intervista in un riepilogo che spero risulti utile.

 

 

U.:- Di questo argomento hai ampiamente trattato nel tuo Blog, seguitissimo soprattutto dagli addetti ai lavori, colleghi architetti ed ingegneri.

La differenza tra agibilità ed abitabilità… detta in breve?

 

C.:– Dal 2001 il testo unico ha fatto confluire nell’agibilità la vecchia procedura del certificato di abitabilità. In passato invece l’abitabilità riguardava solo immobili residenziali e tutto ciò che non rientrava in abitabilità ricadeva nell’agibilità. Oggi i due termini sono, anche se impropriamente, utilizzati per indicare un’unica procedura.

 

U.:- Che cosa si rischia se una casa non possiede i requisiti minimi per l’abitabilità?

C.:– Il Comune può dichiarare inabitabile l’immobile quando riscontra la mancanza dei requisiti, perché magari non sono stati rispettati i progetti depositati o magari compiuti come abusi senza alcun permesso, titolo o comunicazione di sorta.

 

requisiti minimi per l'abitabilità

I requisiti minimi per l’abitabilità sono indispensabili per il rilascio del certificato di agibilità

 

U.:- Quali sono i requisiti della casa indispensabili ai fini dell’agibilità? Cominciamo dall’altezza minima…

C.:– L’altezza minima prevista dalla legge è di 2,70 m. Non si tratta di una altezza media, ma del limite minimo oltre il quale non si può andare. Oltretutto la legge, a mio avviso, non prevede margini di tolleranza.

Invece l’altezza di 2,4 m è il limite minimo consentito nei corridoi, per i ripostigli e per i bagni, ovvero tutte le aree di servizio dove non si prevede

L’unico caso in cui si può scendere sotto il limite di 2,70 m è previsto dal decreto del 2015 che deroga la riduzione di 10 cm per interventi volti al risparmio energetico in forma passiva o attiva, come l’isolamento termico o i pavimenti radianti.

 

U.:- Un altro dei requisiti minimi per l’abitabilità è il rapporto illuminante minimo, che cosa è, e come si calcola?

C.:– (…) Il Decreto del 15 luglio del 1975 dice che tutti i locali, tranne quelli destinati a corridoi servizi igienici, disimpegni, vani scala e ripostigli, (cioè dove non c’è permanenza umana) deve esserci un’adeguata illuminazione naturale diretta con una finestra proporzionata in modo da dare come fattore di luce diurna media pari al 2% e la doppia condizione di una superficie minima di 1/8 della superficie pavimentata della stanza.

 

U.:- Qual è la dimensione minima per le camere da letto?

C.:– La dimensione minima prevista dalla legge nazionale per le camere matrimoniale è di 14 mq la singola è di 9 mq…

U.: Naturalmente fermo restando che i regolamenti edilizi comunali potrebbero porre condizioni più restrittive, cioè prevedere dimensioni minime più grandi rispetto a questi limiti minimi.

 

U.: – Nel caso di un monolocale? C’è una dimensione minima per i monolocali?

C.:– C’è da fare una separazione: il monolocale mono-abitante deve avere minimo una superficie di 28 mq, il monolocale per due abitanti invece deve essere di minimo 38 mq. In entrambi i casi si prevede un bagno con antibagno. Ma attenzione ai frazionamenti, che, per uno scopo esclusivamente speculativo, sono sempre più frequenti: questi sono requisiti minimi per l’abitabilità  inderogabili e sono indispensabili all’agibilità, e quindi indispensabili per la commerciabilità del bene!

Ringrazio Carlo a nome di tutti noi di Arkigo!

E… Stiamo già pensando alla prossima intervista!

Stay tuned!

 

2019-02-08T10:49:08+01:00 26 Giugno 2018|Categories: Passioni, tendenze, ispirazioni|Tags: , |

About the Author: Ursula

Ursula
Sono un architetto e, viaggiando per il mondo, ho subìto il fascino dell’architettura spontanea non meno delle suggestive atmosfere monumentali delle città d’arte. Quando progetto una casa mi immergo nella realtà di chi dovrà abitarci e dal costante confronto nascono progetti che sono la sintesi perfetta della risposta alle sue esigenze personali e la mia visione dell’architettura. Le mie passioni? Amo la natura, leggere e viaggiare per scoprire posti, sapori, forme e colori sempre nuovi.

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