Bonus Casa 2019: chi può chiederlo

Bonus casa chi può chiederlo? Ecco chi ha diritto alle detrazioni fiscali 2019.

Quello che molti pensano è che il bonus casa per le ristrutturazioni edilizie può essere richiesto esclusivamente dal proprietario di casa. Ebbene, se anche tu la pensi così, e magari sei in affitto e ti farebbe tanto comodo usufruire di questa agevolazione fiscale così allettante, sappi che non è una possibilità esclusiva del proprietario di casa.

Infatti possono beneficiare di questa agevolazione non solo i proprietari o i titolari di diritti reali sugli immobili per i quali si effettuano i lavori e che ne sostengono le spese, ma anche l’inquilino o il comodatario dell’immobile che sarà oggetto di lavori di ristrutturazione, efficientamentro energetico o manutenzione.

 

Quindi, in sintesi, il bonus casa chi può chiederlo?

Hanno diritto alla detrazione, oltre al proprietario o nudo proprietario:

  • il titolare di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie)
  • l’inquilino o il comodatario
  • i soci di cooperative divise e indivise
  • i soci delle società semplici
  • gli imprenditori individuali, solo per gli immobili che non rientrano fra quelli strumentali o merce.

Se invece a sostenere le spese per i lavori è un familiare o una persona prossima al proprietario (ovviamente che sia intestatario di bonifici e fatture) ha anch’egli diritto alla detrazione, ed in particolare:

  • il coniuge del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento
  • un parente entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado
  • il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento
  • il componente dell’unione civile
  • il coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge
  • il convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile oggetto degli interventi né titolare di un contratto di comodato, per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2016.

Ti sarà chiaro ora, se ti stavi chiedendo: “Bonus casa chi può chiederlo?” che nei casi elencati, ferme restando le altre condizioni, la detrazione spetta anche se l’abitazione è intestata ad un’altra persona.

N.B.: La condizione di convivente o comodatario deve sussistere al momento dell’invio della comunicazione di inizio lavori.

 

Chi esegue i lavori in proprio ha diritto alla detrazione fiscale?

Anche qui la risposta è positiva: se devi effettuare lavori senza affidarti ad una ditta, ma li metti in opera tu stesso, puoi comunque usufruire delle agevolazioni fiscali, naturalmente soltanto per le spese di acquisto dei materiali utilizzati, sempre comprovate fa fatture e bonifici.

 

Bonus casa chi può chiederlo; bonus casa a chi spetta

Se acquisto un immobile sul quale sono stati eseguiti lavori con il beneficio della detrazione fiscale, posso usufruire del bonus casa?

La buona notizia è che nulla viene perduto: infatti il bonus residuo viene trasferito automaticamente al nuovo proprietario (se persona fisica), tranne in caso di diversi accordi tra venditore ed acquirente.

Quindi, in caso di compravendita di un immobile che sia stato ristrutturato usufruendo usufruito del bonus casa, il venditore può scegliere se continuare a beneficiare delle detrazioni non ancora utilizzate o trasferirle all’acquirente dell’immobile.

Attenzione: come ti ho già detto, in assenza di indicazioni specifiche nell’atto di compravendita, il beneficio viene automaticamente trasferito all’acquirente dell’immobile.

E se la cessione dell’immobile è parziale? Cioè, ad esempio, se la compravendita è relativa solo ad una quota parte dell’immobile?

In questo caso il trasferimento di una quota dell’immobile non determina un analogo trasferimento del diritto alla detrazione, che avviene solo in presenza della cessione dell’intero immobile. Se, tuttavia, per effetto della cessione della quota chi acquista diventa proprietario esclusivo dell’immobile, la residua detrazione si trasmette all’acquirente.

 

Chi ha diritto al bonus casa in caso di usufrutto o di eredità?

In caso di costituzione del diritto di usufrutto, sia a titolo oneroso sia a titolo gratuito, le quote di detrazione non fruite non si trasferiscono all’usufruttuario, ma rimangono al nudo proprietario.

 

In caso invece di eredità di un immobile la cui detrazione non è stata del tutto fruita, questa viene trasferita, per i rimanenti periodi d’imposta, esclusivamente all’erede o agli eredi che conservano la “detenzione materiale e diretta dell’immobile”.
La condizione della detenzione del bene deve sussistere non soltanto per l’anno di accettazione dell’eredità ma anche per ciascun anno per il quale si vuole fruire delle residue rate di detrazione.

Spero con questo articolo di aver risposto alla domanda: “Bonus casa chi può chiederlo?”.

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